Progetto 2011

Port de Paix, Haiti

“Tra le suore di frontiera che ridanno il sorriso ai bambini”

in collaborazione con la Comunità delle Suore Lasalliane di Port de Paix

 

Nel 2011 ad Haiti…

Haiti, nella classifica dello sviluppo umano pubblicata ogni anno dalle Nazioni Unite, è tra gli ultimi 25 paesi al mondo. Tra le dieci regioni di Haiti, il Nord-Ouest veste la maglia nera per molti dei principali indicatori dello sviluppo umano e non a caso è soprannominato “Far West” da parte degli stessi haitiani. Qui il tasso di scolarizzazione primaria, l’accesso all’acqua corrente, i servizi igienico-sanitari di base sono i più bassi di tutte le regioni del paese. La povertà estrema della popolazione (il reddito per nucleo familiare è il più basso di Haiti), la scarsezza delle infrastrutture (per cinque mesi all’anno, durante la stagione delle piogge, alcuni centri sono raggiungibili solo tramite voli umanitari o via mare), un tessuto sociale fortemente segmentato e la scarsa presenza delle istituzioni governative centrali rendono questa zona vulnerabile ai disastri naturali e alle “emergenze” di ogni tipo.

Port de Paix, capoluogo del Nord-Ouest, dista poco più di 200 kilometri dalla capitale Port-au-Prince ma nella stagione delle piogge, il tragitto può durare fino a 8 ore a causa delle strade in parte sterrate e spesso invase dai fiumi che obbligano a lunghe deviazioni. Alla periferia di Port de Paix, una piccola comunità di cinque suore haitiane lavora dal 1999 al fianco delle istituzioni locali e della comunità nel settore dell’istruzione primaria e della formazione delle donne in difficoltà. In questa, come in molte altre “zone di frontiera”, la presenza delle Ong e delle organizzazioni internazionali è molto sporadica rispetto alla capitale e le comunità religiose, cattoliche e non, diventano gli unici baluardi per popolazioni che sarebbero altrimenti abbandonate a se stesse. In poco più di dieci anni, grazie solamente alla loro perseveranza e con il solo supporto di benefattori privati, le suore hanno creato una scuola primaria che oggi accoglie circa 250 studenti, un dispensario, e un’associazione che riunisce una cinquantina di donne della comunità. Nel 2007, le suore hanno creato una Casa di Accoglienza destinata ad accogliere orfani e altri bambini provenienti dalle zone più povere della regione.

Dopo il terremoto del 12 gennaio 2010, che ha devastato la capitale Port-au-Prince e le zone limitrofe uccidendo più di 230mila persone e causando quasi un milione e mezzo di sfollati, la piccola casa di accoglienza di Port de Paix si è vista sommersa dalle richieste di accoglienza per i molti orfani provenienti dalle zone terremotate. In poco più di due mesi si è passati da 20 a 120 bambini ospiti della casa, ma molti di loro sono traumatizzati fisicamente e psicologicamente dall’esperienza del sisma e bisognosi di cure mediche specifiche, oltre ovviamente a cibo, abiti, spese scolastiche… Le strutture sanitarie pubbliche di Port de Paix (come del resto in tutta Haiti) sono fortemente debilitate e per garantire un’assistenza medica minima ai bambini bisogna ricorrere agli spesso costosi operatori privati. Per la piccola comunità di Port de Paix, seppure armata della tenacia e perseveranza delle suore, non è facile fare fronte ai crescenti bisogni. Nonostante la capienza dell’orfanotrofio permetta di accogliere fino a 100 bambini, il numero di bambini è diminuito a 60 a causa delle esigue risorse umane e finanziarie disponibili.

Il Xmas Project 2011 ha aiutato le Suore di Port de Paix per poter dare accoglienza al numero crescente di bambini ospitati e a garantire loro una visita medica mensile e le spese necessarie per restituire loro l’opportunità di crescere sani e felici.

Foyer d’Accueil Lasallien pour Enfants
Rue De La Salle Port de Paix (Nord-Ouest) – Haïti
E-mail : foyer.enfant@gmail.com
Téléphone : (+509) 3845 63 84
Soeur Majorie Jean Pierre S.L.J. Directrice de l’école
http://lasalliennes.wordpress.com